La protesi di ginocchio è una valida e, in taluni casi, unica soluzione per il trattamento di
pazienti affetti da patologie degenerative e/o reumatiche e/o post-traumatiche. Il chirurgo
va a sostituire il ginocchio usurato o danneggiato con una protesi totale (artroprotesi) o
parziale (protesi monocompartimentale). Scopo della sostituzione protesica è migliorare la
funzionalità articolare e la deambulazione e, soprattutto, eliminare il dolore.

Prima dell’intervento è importante discutere ampiamente ed esaustivamente con il
paziente delle varie opzioni di trattamento e dei benefici, delle percentuali di successo ma
anche delle eventuali complicanze e rischi di questa terapia chirurgica. La scelta del tipo di
protesi dipende dalle esigenze individuali del paziente e soprattutto dall’età, sesso, peso,
dalle condizioni di salute generale e locali e dallo stile di vita.
L’intervento di solito si esegue in anestesia spinale e ha una durata di circa sessanta
minuti.

Dopo l’intervento, il paziente trascorre un breve periodo di degenza ospedaliera per
iniziare immediatamente il trattamento riabilitativo e quindi il recupero funzionale del
ginocchio. Il trattamento riabilitativo inizia nell’immediato post-operatorio; il carico, inizialmente cautelato con bastoni canadesi o con girello, viene concesso in seconda giornata. Nel periodo successivo al’intervento, seguiranno follow-up clinici e radiografici per
velocizzare il processo di guarigione ed evitare complicanze.

In genere il paziente è in grado di riprendere le normali attività quotidiane dopo sei/otto
settimane.

Le protesi di ginocchio migliorano significativamente la qualità della vita del
paziente, pur tuttavia è importante una corretta informazione sulle possibili complicanze,
sulla durata della protesi e su possibili interventi di revisione protesica nel corso della vita.